2 giorni in Alta Val Taro tra cultura e gastronomia


A fine Luglio ho trascorso un paio di giorni in Alta Val Taro: sono stati giorni in cui ho visto tanti posti sconosciuti, ma soprattutto in cui ho assaggiato tante delizie. L’Alta Val Taro è ufficialmente nella provincia di Parma (da cui dista 75 km), ma in pratica è sul confine di 3 province e 3 regioni: Emilia, Liguria e Toscana. La gastronomia e la cultura di questo territorio hanno di conseguenza influenze liguri, emiliane e toscane, ma hanno saputo realizzare e mantenere una loro identità ben definita. Oggi vi propongo un itinerario di due giorni alla scoperta della cultura e dei sapori dell’Alta Val Taro:



Cosa vedere in Alta Val Taro in 2 giorni 

 Itinerario gastro culturale


Giorno 1

Il nostro tour inizia dal Seminario Vescovile di Bedonia: un vero e proprio polo culturale per tutta l’Alta Val Taro. Costruito a metà del XIX° secolo come luogo che potesse accogliere "la gioventù studiosa della montagna" , il Seminario Vescovile è oggi un vero polo culturale. Al suo interno, oltre al Santuario e alla Basilica, si trovano: la quadreria (tra cui un notevole dipinto del Carracci), il museo di storia naturale, il museo archeologico, il museo Cardinale Casaroli, una mostra permanente di devozione popolare, l'opera omnia di Romeo Musa, il planetario, un parco e la bellissima biblioteca antica che contiene tra l’altro alcuni esemplari del ‘500. 

Note: la visita è solo su prenotazione, QUI le info.

Per il pranzo ci si ferma a Bedonia per una pizza o un piatto di tortelli, e poi si riparte. 

Al pomeriggio si va al Lido del Groppo, una piscina naturale a 4 km da Bedonia. I più temerari possono anche fare il bagno nel Taro (attenzione, l’acqua è sempre fredda, anche in estate!), altrimenti mettetevi comodi all'ombra a godervi il fresco.

Alla sera sosta a Borgotaro per prendere l’aperitivo in uno dei tanti bar della via principale, via Nazionale. Se volete entrare nello spirito del paese andate da Beppe al bar gelateria che porta il suo nome, è un'istituzione!

Il mitico Beppe del bar gelateria da Beppe
Si rimane a al Borgo (come viene chiamato qui il paese ), anche per la cena (se volete qualche suggerimento su dove cenare leggete QUI), e per il dopocena non vi resta che scegliere uno dei tanti eventi. Tra i più famosi della stagione estiva vi segnalo: la rassegna Sere d'estate, il premio letterario La Quara, il Festival della Bollicina, il festival internazionale di chitarre Borguitar, e il carnevale estivo.

Trovate tutte le info QUI

Giorno 2

Il secondo giorno si rimane a Borgotaro, e la mattinata è interamente dedicata alla scoperta delle delizie della Valtaro. Si comincia con il dolce tipico, i famosi Amor. Si gustano dalla storica pasticceria Steckli, sempre in via Nazionale. Se non volete gustarli a “secco”, Giovanni sarà ben lieto di annaffiarli con un vino della sua cantina.

Per smorzare il dolce degli Amor niente meglio che una torta salata: si può scegliere tra la torta baciocca di Le bontà di Camisa e la torta d’erbe di Borgo in tavola (sempre in via Nazionale). Entrambe torte “povere”, sono le torte salate che si gustano ancora oggi nelle sagre di paese e si portano nei pic nic. La torta baciocca è a base di patate e formaggio, la torta d’erbe è invece a base di pasta sfoglia e bietole. Nel dubbio io le ho assaggiate entrambe, e vi consiglio di fare lo stesso (se volete potete anche fare scorta e portarne a casa un po’!).

Ma volete andare via senza aver gustato i famosi funghi di Borgotaro (fungo porcino IGP)? Sarebbe un sacrilegio. Dalla Bottega del Fungo verrete accolti da un incantevole profumo di funghi: qui li trovate secchi e sott'olio, e anche in questo caso il mio consiglio è di farne scorta!

p.s. Se amate i funghi non perdetevi a Settembre la Fiera del fungo di Borgotaro I.G.P.!
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Dopo aver pranzato (se avete ancora fame) in una delle trattorie tipiche del “Borgo” prendete la macchina e trasferitevi a Compiano (15 km).
Qui visitate il castello (QUI le info), baluardo della famiglia Landi e abitato dagli anni ’60 fino al 1985 dall’estrosa Marchesa Raimondi Gambarotta. Passeggiate tra quelle che un tempo erano le stanze della Marchesa, arredate con tesori antichi e non, e lasciatevi incantare dalle storie di fantasmi. All’interno del castello trovate anche il museo della Massoneria.
Concedetevi poi una passeggiata nel borgo, ammirando le vecchie case e gli scorci che si aprono sulla vallata. Se vi va, gustatevi un aperitivo al bar ai piedi del castello, con veduta assicurata. 


Per la cena si va a Bedonia, dove si rimane anche per la serata, godendosi uno dei tanti spettacoli in piazza. In particolare vi segnalo la famosa Festa della trota (ad Agosto), e il Festival del Tartufo (a Ottobre).

Se invece preferite ammirare le stelle, potete partecipare a una delle serate a tema organizzate al Planetario del Seminario (consultate QUI il calendario).





Qui trovate tutti la cartina con tutti gli indirizzi dell'itinerario:


Post in collaborazione con Turismo in Alta Val Taro

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