Il mio amico giardiniere (Dialogue avec mon jardinier, 2007)

Il mio amico giardiniere è un film francese del 2007 diretto da Jean Becker, guardato una sera in tv per puro caso. E' un film che va guardato tutto d'un fiato, senza interruzioni, per coglierne al massimo la delicatezza e la genuinità.

Del Quadro (Daniel Auteuil) e Del Prato (Jean-Pierre Darroussin), come scherzosamente si chiamano i due protagonisti,sono due  uomini di mezzetà molto diversi tra loro: uno è un affermato artista che vive e lavora a Parigi che si sta separando dalla moglie; l'altro è invece un ex ferroviere, sposato da 20 anni con la stessa donna, che per arrotondare la pensione fa il giardiniere in un piccolo paese di campagna. E' proprio il piccolo paesino della campagna francese il comun denominatore tra questi due uomini che in apparenza sono diversi in tutto. Del Quadro e Del Prato sono infatti nati e cresciuti nello stesso villaggio, ma mentre il primo si è trasferito nella metropoli parigina dove è diventato un pittore di successo, Del Prato non si è mai allontanato.

I due si incontrano per caso quando Del Quadro si trasferisce nella vecchia casa dei genitori, e pubblica un annuncio per cercare un giardiniere che si occupi dell'orto e del giardino. E si presenta all'appello Del Prato sul suo motorino scassato.

Il film è un lungo racconto in cui si susseguono dialoghi e silenzi tra i due uomini che si scambiano i punti di vista, si fanno domande, riflessioni, e si danno consigli. Pian piano imparano a conoscersi e ognuno di loro scopre un mondo completamente diverso.

Così veniamo a sapere che Del Prato e la moglie si conobbero a una festa per i dipendenti delle ferrovie, e che da quando si sono sposati trascorrono tutte le vacanze estive a Nizza nello stesso modesto albergo. Scopriamo anche che Del Quadro, che agli occhi dell'amico è un uomo di successo che ha raggiunto la fama, è in realtà in crisi matrimoniale, ha un'amante di 20 anni più giovane che probabilmente lo tradisce a sua volta,  e ha una figlia adulta con la quale ha un rapporto turbolento.


Il film è scandito da lunghi silenzi, che riflettono la tranquillità della campagna francese dove è ambientato. Il mio amico giardiniere è un film molto delicato, è un film che non urla ma che fa riflettere.


Fa riflettere anche il giorno dopo, e quello dopo ancora, perché è un film che parla di tutto e di niente, in pratica parla della vita.


Commenti

  1. con la frase "troppi silenzi" intendi dire che ci si potrebbe anche addormentare? :)

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  2. @fede: beh non dovrei dirlo ma... si, ci si potrebbe anche addormentatare in effetti. Però merita!

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