Vi racconto il mio sogno, così poi mi dite se è il caso che vada a farmi psicanalizzare….

Non penso di avere mai raccontato sul blog i miei sogni (sogni di quelli che si fanno di notte intendo) perché nei sogni c’è sempre qualcosa che rimanda al nostro inconscio, e quindi li ho sempre visti come una cosa molto privata. Ma quello che ho fatto l’altra notte è così assurdo che lo devo raccontare.

Premesse:
  • qualche settimana fa sono andata a teatro
  • la sera prima del sogno avevo visto un film di guerra (Operazione Valchiria)
  • il giorno prima del sogno avevo parlato con la mia compagna di sventure Betta di fare un’uscita con 2 nostri ex compagni di classe delle elementari che avevamo frequentato per un po’ di tempo e che è da un po’ che non sentiamo più
  • visto che sicuramente lo vorrete sapere, a cena ho mangiato polenta col gorgonzola e finocchi (e bevuto solo e rigorosamente acqua), poi mi sono fatta una tisana mora e lampone 


Il sogno

Preparatevi perché è veramente una cozzaglia di assurdità senza senso.

Eravamo a teatro, lo spettacolo era finito e stavamo applaudendo gli attori. A un certo punto però anche io facevo parte degli attori. E non so come mi sono ritrovata nella cameretta della casa di mia nonna a frugare nell’armadio alla ricerca di un vestito da indossare sul palcoscenico. Nell’armadio c’erano un sacco di vestiti che non ricordavo di avere (nel sogno, perché in realtà non li ho e non li ho mai avuti) e io non riuscivo a decidermi su quale indossare (cosa che mi capita di sognare molto spesso). Tra gli altri c’era una bellissima maglietta viola con una stampa di Minnie, ma questo non è di fondamentale importanza per il racconto. Alla fine ho scelto un abito con dei disegni geometrici sul viola e rosso (molto carino tra l’altro!). Ma il bello è che non riuscivo a infilarmelo. Perché nel frattempo ero finita in una casa (non so di chi) dove c’era della gente e io non riuscivo a trovare un angolo di privacy dove togliermi i vestiti e infilarmi l’abito. Infilato l’abito, sono finita in un campo (tipo un campo da calcio) pieno di gente che correva da tutte le parti come degli invasati. E lì mi sono messa a cercare Luca. Non trovandolo, ho chiesto a Stefanino e il Mozzo (i due miei ex- compagni delle elementari che ho incontrato quest’estate dopo 10 anni che non li vedevo) se sapevano dove fosse (nota: nella realtà loro non hanno mai visto Luca). Ovviamente mi hanno detto che l’avevano visto dalla parte opposta rispetto a dove stavo andando io.

Ma il bello arriva adesso:

Attenzione

Mentre corro per cercare Luca, prendo contro a un pilone della luce che non so come, contrariamente a ogni legge fisica, se ne stava in piedi semplicemente appoggiato a terra, e mentre lo sfioro cade giù. Cadendo a terra colpisce la gamba di una signora che passava di lì per caso. Io mi fermo e le chiedo se si è fatta male e se vuole che chiamo l’ambulanza. La signora avrà all’incirca tra i 65 e i 70 anni, sta bene, si è solo fatta male alla gamba, ma per sicurezza chiamiamo l’ambulanza. Poi la scena si sposta, e io con la signora con la gamba sciancata siamo in un ambulatorio medico, ma ancora in attesa di essere visitate. Allora io chiedo all’infermiera se possono visitare la signora, e lei mi dice che è da abbattere perché è anziana e non ha senso curarla (????).
Io sono a dire poco “stupita” dalla risposta, ma siccome nel sogno sono un po’ rimbambita, non so cosa fare. L’infermiera mi specifica che la signora verrà abbattuta col peperoncino (sempre peggio….).

Ma io penso che un sogno più deficiente non lo si possa fare.

Allora io cosa dico all’infermiera? Che tutto ciò non ha senso, perché la signora è anziana, ma è in gamba, non è rincoglionita, e a parte la gamba è in ottima forma (certo che anch’io ci metto del mio….). Allora torno dalla signora (che per fortuna non ha sentito) per rassicurarla. Nel frattempo arrivano in ambulatorio dei militari (quelli americani dell’FBI con la tuta blu, non i nostri italiani in tuta mimetica) per prelevare la signora da abbattere. Io cerco in tutti i modi farli desistere, ma loro sono militari addestrati e non mi hanno neanche in nota. Allo stesso tempo cerco di non fare capire alla signora cosa sta succedendo, ma lei capisce (anche se a dire la verità non reagisce). Allora prendo la signora e cerco di uscire dall’ambulatorio (che nel frattempo era diventato l’atrio della mia scuola delle elementari, che per la cronaca sta per essere demolita), ma mentre siamo ormai dalle scale, arriva l’infermiera che si getta sulla signora, me la strappa via, e la punta come bersaglio verso un cecchino che le spara.

Basta. Sogno finito.
Dite che dovrei farmi psicanalizzare???

Fatevi avanti con le interpretazioni….

Commenti

  1. E' troppo divertente! Dunque, secondo me vorresti recitare in un telefilm poliziesco (americano naturalmente) !!! :-)

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