E che il 2012 ci porti fortuna!

Visto il momento di crisi, le tasse che si alzano e gli stipendi (quando ci sono) che si abbassano…. Forse è veramente il caso di affidarci a un portafortuna. I più famosi sono la coccinella, il quadrifoglio, il ferro di cavallo, il cornetto (napoletano, non l’Algida), e il chiodo arrugginito, ma ognuno di noi ne ha uno personale. Il mio è una coccinella incollata su un centesimo di Euro che mi ha regalato mio suocero qualche anno fa.

Il mio portafortuna: una coccinella incollata su un centesimo di Euro

La tengo sempre in macchina da quando, dopo nemmeno una settimana che avevo comprato l’auto, mi hanno completamente sfatto giù la portiera. In effetti da quel giorno non mi è più successo niente, non so se per merito della coccinella o perché ero già stata abbastanza sfigata…
Ma ci sono anche i “portasfortuna” come i gatti neri (poverini), il sale versato, l’olio versato, lo specchio che si rompe, il passare sotto la scala… Mia mamma per esempio è convinta che l’anno bisestile porti una sfiga tremenda. Secondo lei tutte le disgrazie che sono capitate in famiglia sono accadute in anni bisestili. Altra sfiga assicurata sempre secondo mia mamma è quando si rompe una bottiglia d’olio (e non solo per la rottura di palle di raccogliere l’olio versato sul pavimento…). L’apice della sfiga in casa mia è stato quando si ruppe una bottiglia d’olio in un anno bisestile: la leggenda narra infatti che poche ore dopo la breccia dell’infausta bottiglia, venissi trasportata d’urgenza al pronto soccorso con la testa sanguinante. La realtà è che mio fratello, mentre giocavamo un po’ più maldestramente del solito, mi aveva inavvertitamente spinto contro l’angolo del letto. Ma per mia mamma era la jettatura della bottiglia dell’olio in congiunzione con l’anno bisestile…
E voi avete un porta fortuna? O un porta sfortuna…?


I ciondoli Salvini a forma di coccinella

La spilla Diamoro a forma di coccinella

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