Cosa ci fa un Elfo sul mio letto? Parte seconda

 Seconda parte 

Racconto natalizio in due puntate: clicca qui per leggere la prima parte

“Scusa” gli avevo detto sottovoce sempre per non svegliare mia sorella “Chi sei?”. Lui aveva smesso di giocherellare con le babbucce e mi aveva guardato perplesso (anche se veramente avrei dovuto essere più perplesso io di lui). “Come chi sono?” mi aveva chiesto con aria indignata “Sono l’Elfo scambiaregali, ci siamo già conosciuti 6 anni fa, non ricordi?”
“Sinceramente no, non ti offendere. Anche perché io ho sei anni, non vedo come potremmo esserci conosciuti 6 anni fa” gli avevo risposto cercando di capire come potesse tenere in equilibrio quella testa enorme su quel piccolo corpicino.
“No no no, qua si sta mettendo in dubbio la mia serietà” mi aveva detto in tono offeso piazzandosi in piedi sul mio letto col viso imbronciato “ E questo io non lo accetto: io non mi dimentico mai i miei clienti. Forse non ti ricorderai di me perché ai tempi avevo il ciuffo blu, sai ero nel periodo house, ma ora sono tornato naturale. Credo che il mio colore naturale si abbini meglio con mio tono di carnagione. Non trovi?” mi aveva detto arrotolandosi col dito quei quattro capelli che aveva in testa e guardando in modo un po’ strano mia sorella.
“Comunque io sono qua per lavoro: mi è giunta voce che i regali ricevuti non siano stati giudicati conformi a quanto richiesto… Confermi?”
“Sì che confermo, avevo chiesto l’orologio azzurro di Ben Ten, il galeone dei lego, un gioco nuovo per la play station e il cd della Pausini, e mi è arrivato l’orologio bianco, 3 libri di cui due uguali, e un maglione deforme. Ho persino pensato che Babbo Natale avesse sbagliato il mio indirizzo e mi avesse portato la lista di un altro bambino”. “No problem, ci sono qua io!” Mi aveva detto l’elfo scambiaregali che nel frattempo era sceso dal letto e aveva cominciato a frugare come un matto nel cassetto di mia sorella. “Lo scambio è il mio mestiere. Adesso tu non devi far altro che addormentarti e domattina vedrai che tutto sarà a posto”.
Così, dopo una lunga chiacchierata su Babbo Natale, le renne, gli elfi, le loro abitudini e anche un po’ di domande sulla taglia di vestiti che portava mia sorella, avevo ritirato su le coperte e in men che non si dica mi ero addormentato.
La mattina dopo ero stato svegliato dalle urla di mia sorella che cercava disperata il suo completo intimo in pizzo rosa (regalo del suo ex fidanzato e che lei conservava come una reliquia) accusando tutti i presenti in casa di averglielo rubato. Non mi era ancora ben chiaro se quanto fosse accaduto la notte prima fosse realtà o un sogno. Allora mi ero avvicinato quatto quatto alla cesta sotto l’albero dove avevo lasciato i miei regali: l’orologio era diventato azzurro, al posto dei due libri identici c’era un gioco della playstation e al maglione di zia Luigina si erano accorciate le maniche! E’ stato il più bel Natale della mia vita. Avevo passato tutto il giorno di Natale chiedendomi a chi fossero andati a finire i miei regali e se fosse stato un sogno o semplicemente la magia della notte di Natale. E me lo sto ancora chiedendo.

Buon Natale a tutti!

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