La grotta di Venere al castello di Linderhof

Come già detto, la cosa che mi ha più entusiasmato di tutto il viaggio è stata la visita alla grotta di Venere.


La grotta è nel parco del castello di Linderhof (l’unico dei 3 castelli fatti costruire da Re Ludwig ad essere stato completato) e la si raggiunge attraverso un sentiero a piedi (Ludwig però ci arrivava in carrozza…). Ciò che rende questa grotta così speciale è l’atmosfera irreale che si respira, una volta entrati si è trasportati in un mondo irreale. In origine la grotta era stata pensata come teatro per le rappresentazioni di Wagner, ma la pessima acustica la rese inutilizzabile per questo impiego. Sebbene sia così ben inserita nel contesto da sembrare una grotta naturale, in realtà è completamente artificiale e costruita con cemento e tela su una struttura in ferro. Dopo pochi metri di sentiero dal quale si è entrati, si apre un lago profondo 3 metri con ancorata una barchetta a forma di conchiglia dorata, sulla quale Ludwig amava trastullarsi. 
Sullo sfondo un’enorme tela rappresenta la scena del Monte di Venere tratta dall’opera “Tannhhauser” di Richard Wagner, mentre dall’alto pendono stalattiti, stalagmiti e corone di fiori. Alla destra del lago, tra le rocce, scende una piccola cascata azionata meccanicamente, così come meccanicamente sono azionate le luci che variano dal rosso al blu. E per completare il tutto, in sottofondo la musica di Wagner.
Entrare in questa grotta e trovarsi improvvisamente immersi in questo mondo magico, così lontano dalla realtà, è stato per me molto emozionante. Mi sono sentita molto vicina a Ludwig (lo so che detto così sembra una frase da sensitiva, ma è la verità) e mi sono resa conto che non era assolutamente pazzo, soltanto amava il bello!

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