Romy Schneider: una vita triste per una bellissima attrice

Credo che la maggior parte degli italiani conosca Romy Schneider solamente per aver interpretato l’imperatrice Sissi nella famosa trilogia cinematografica. Molti non sanno però che questa bellissima attrice ha avuto una vita veramente triste (molto più triste di quella di Sissi). 



Romy Schneider nasce a Vienna nel 1938 da due attori di successo (la madre tra l’altro interpretò nella trilogia la contessa Ludovica, madre di Sissi), e lei stessa intraprende la carriera di attrice precocemente. Il padre abbandona Romy e la madre quando lei è ancora piccola, e si costruisce rapidamente un’altra famiglia. Stessa cosa farà la madre qualche anno dopo, quando si sposerà con un pasticcere. Romy inizia a recitare fin da piccola, ma il grande successo arriva nel 1955 con il primo film in cui l’attrice interpreta una giovanissima Sissi. Dopo 3 anni l’attrice conosce Alain Delon durante le riprese del film “L’amante pura” e intraprende con lui una relazione che durerà fino al 1964. In quegli anni si trasferisce con lui a Parigi e recita prevalentemente in film italiani e francesi.

Nel 1966 sposa il regista Harry Meyen, dal quale lo stesso anno nasce il figlio David. I due si separano nel ’75, e dopo 4 anni il regista muore suicida. 
Sempre nel 1975 l’attrice contrae il secondo matrimonio con Daniel Biasini. Dopo 2 anni nasce la figlia Sarah (attrice anch’essa) e nel 1981 i due si separano. 


Come detto la storia di Romy Schneider è triste, ma non solo per il susseguirsi di amori infelici. La tragedia maggiore infatti arriva nel 1981, quando il figlio David muore infilzato da una sbarra di un cancello a seguito di una caduta accidentale. Nello stesso anno l’attrice si separa dal secondo marito. 

La vita dell’attrice si conclude un anno dopo, il 29 maggio 1982, quando il suo corpo viene ritrovato esanime nell’abitazione del produttore Laurent Petin, al quale era legata in quel periodo. Ufficialmente la causa della morte fu attribuita a un attacco cardiaco, ma è molto probabile che Romy Schneider abbia deciso di porre fine alle sue pene con un suicidio. L’attrice infatti da parecchi anni soffriva di alcolismo e depressione

Io trovo che Romy Schneider, oltre ad essere bella, fosse estremamente affascinante (molto più nella maturità che in gioventù). Voi che ne dite?





Commenti

  1. è proprio vero,bella e affascinante,ma allo stesso tempo una vita triste affogata nel bere e fumo,dispiace perchè donne così ne nascono poche,ma la vita da e toglie.

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  2. Penso che attualmente in pochi attori sappiano essere così intriganti e magnetici come lei e Alain Delon,ad esempio in un noto film da loro interpretato: "La piscina".
    Oggi le scene di nudo integrale e sesso esplicito abbondano nei film come se non si sapesse attrarre l'attenzione dello spettatore con altro. A loro, invece, bastava uno sguardo, un bacio o qualcosa di accennato, lasciato intendere e poi il resto lo faceva la nostra immaginazione...
    Film, attori...così appartengono al passato. Nel caso della Scheider, si può dire che la bellezza nasca proprio dal dolore.
    Avrebbe forse avuto quello sguardo dolce e malinconico se non avesse avuto una
    vita tormenentata?
    A noi rimarrà un sorriso ed uno sguardo senza tempo. Sonia

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    1. Sono d'accordo Sonia, probabilmente il carisma di Romy Schneider è dovuto anche alla sua vita tormentata che le ha lasciato sul volto quell'esperessione di malinconia. Il film "La piscina" non l'ho visto, cercherò di rimediare, grazie per la segnalazione!

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  3. C'E' SEMPRE QUALCOSA KE COLPISCE PARTICOLARMENTE DELLE ESPRESSIONI DI UN VISO. EBBENE NELLA MIA MEMORIA, QUANDO IL PENSIERO SI CONCENTRA SU ROMY, E' SOPRATUTTO IL SORRISO LUMINOSO, COINVOLGENTE ED AFFASCINANTE SEGUITO DAGLI OKKI KE SI RIMPICCIOLISCONO SENZA PERDERE L'EFFERVESCENZA SPRIZZANTE DELL'ALLEGRIA KE EMANA TUTTO IL VISO. NESSUN'ALTRA MI HA COLPITO IN TAL MANIERA E COSI' E' RESTATA IMPRESSA NELLA MIA MENTE, SENZA TOGLIERE L'EFFICACIA DI ALTRE SUGGESTIONI. MA QUEL DESTINO DRAMMATICO KE L'HA PORTATA AD UNA MORTE PRECOCE, SAREBBE STATO DIVERSO SE AVESSE SAPUTO COSTRUIRE NELLA SUA MENTE DEI CPISALDI DI MEDITAZIONE FILOSOFICA SECONDO I PRINCIPI ILLUMINATI DEGLI OTTO NOBILI SENTIERI DI SIDHARTA SHAKIAMUNI.

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