La morte a Venezia

La settimana scorsa ho finito di (ri)leggere “La morte a Venezia”.
E’ un libro che mi piace molto, anche se non è che sia semplicissimo. Più che la storia mi piace molto l’ambientazione: il periodo (primi del novecento) e il luogo (il lido di Venezia). La prima volta che ho letto il libro è stato più o meno 10 anni fa, ai tempi in cui frequentavo la scuola di restauro: mi ricordo che lo leggevo sul treno mentre da Parma andavo a Mantova. Prima ancora del libro però avevo visto il film. Cioè: una volta l’avevo visto (tutto) e una volta avevo iniziato ma avevo desistito dopo 10/15 minuti. La prima volta era in seconda serata, ero con mia mamma e non siamo arrivate oltre la scena della gondola: troppo lento. Oltretutto non avevamo idea della trama, sapevamo solo che era un film famoso ed eravamo curiose. La seconda volta (quella andata a buon fine) invece mi avevano prestato una videocassetta. Mi ricordo ancora che era un pomeriggio estivo, ero a casa nullafacente (ai tempi andavo ancora a scuola) e avevo un po’ di film da guardare. Cioè, non è che fossero proprio i classici film in cassetta che si guarda un’adolescente in un pomeriggio d’estate, erano dei film piuttosto impegnativi, ma in casa avevo quelli e non li avevo mai visti. Quindi, in un bel pomeriggio d’estate, anziché andarmi a prendere un gelato, mi sono messa sul divano a guardarmi “La morte a Venezia”. Non paga, quando dopo qualche anno sono andata a Venezia con la mia compagna di sventura Betta, da brava fan, ho fatto anche un pellegrinaggio (con tanto di foto ricordo tra l’altro venuta malissimo) all’Hotel de Bains!
Come sempre per le cose che mi interessano, mi sono documentata su Wikipedia (sia sul libro che sul film) e questo è quanto ho scoperto:
-       La 1ª edizione originale del libro è del 1912, mentre il film (diretto da Luchino Visconti) è del 1971
-       A quanto racconta la moglie di Mann, il film sarebbe stato ispirato da fatti realmente accaduti e personaggi incontrati durante un loro viaggio a Venezia (es. il gondoliere senza licenza, il cantante, il commesso dell’agenzia di viaggi)
-       Anche il personaggio di Tadzio pare sia stato ispirato da un ragazzo realmente esistito ed incontrato appunto da Thomas Mann appunto durante la vacanza al Lido. Sarebbe un certo Barone Władysław Moes
-       Nel film il prof. von Aschenbach era interpretato da Dirk Bogarde, Tadzio da Björn Andresen e la madre di Tadzio da Silvana Mangano
-       Per cercare un attore adatto ad interpretare Tadzio, Visconti fece dei provini in alcune scuole e palestre norvegesi e svedesi
-       In un primo momento la Mangano non venne reclutata per interpretare la madre di Tadzio in quanto il suo cachet troppo alto. Venne invece contattata un’altra attrice, che però rifiutò in quanto considerava il personaggio secondario. Saputo ciò, la Mangano si offrì di interpretare il ruolo senza pretendere alcun compenso.
Consiglio assolutamente di leggere il libro e vedere il film per chi ancora non l’ha ancora fatto!

Dirk Bogarde (il Prof. Aschenbach)
(Tadzio)

L'hotel de Bains al Lido
Interno dell'hotel



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